L’idrokinesiterapia è un percorso rieducativo rivolto a pazienti che hanno disturbi motori, con minori o maggiori disabilità. Rappresenta uno strumento di recupero che utilizza l’acqua come mezzo terapeutico per attivare i processi metabolici, migliorare i movimenti muscolari e ridurre il dolore.

La piscina per l’idrokinesiterapia è una piscina riscaldata, che in base alla problematica del paziente, utilizza zone di altezza e temperature diverse che oscillano tra i 25° e i 32° C.
La piscina riabilitativa ha zone con diversa profondità ed è dotata di corrimano, parallele e spalliere necessarie per lo svolgimento degli esercizi, idrogetti che servono per il massaggio terapeutico. Pertanto, è adatta a tutti i pazienti, i quali possono accedervi in sicurezza ed avere l’acqua all’altezza del torace.

La riabilitazione in acqua è adatta a pazienti pediatrici, adulti e anziani. Viene utilizzata per risolvere patologie di tipo ortopedico, reumatico e neurologico. Ad esempio, l’idrokinesi è utile per curare le patologie articolari o che portano a disturbi del movimento, tra cui traumi, ictus o sclerosi multipla. Inoltre, per rendere l’idrokinesiterapia efficace occorre che essa sia integrata da un percorso riabilitativo con il Fisiatra, unito alla palestra riabilitativa e alle terapie strumentali.

Nella piscina idroterapica, l’acqua calda ha un effetto rilassante che riduce il dolore e permette al paziente di eseguire movimenti che non riuscirebbe a fare fuori dall’acqua, con tempi di recupero molto più rapidi.
Inoltre, l’idrokinesiterapia ha vantaggi psicologici perché il potersi muovere senza dolore non solo gratifica il paziente, ma aumenta la sua fiducia nel successo del percorso, favorendo quindi il suo impegno.