La stenosi spinale è un disturbo clinico caratterizzato da un graduale e non fisiologico restringimento del canale vertebrale.
Questa variazione del diametro vertebrale comporta nel tempo una compressione di ciò che passa attraverso quel canale: midollo spinale e nervi spinali.
Il midollo spinale si trova costretto a “invadere” lo spazio libero nel canale vertebrale.
Anche le strutture adiacenti alla colonna vertebrale possono essere coinvolte:
- I legamenti vertebrali diventano più duri e spessi
- Le ossa e le articolazioni (spesso colpite da osteoartrite) possono allargarsi e possono svilupparsi osteofiti
- I dischi possono protrudere o collassare
- Le vertebre possono scivolare dalla loro sede
Questo determina la comparsa di segni e sintomi neurologici come la lombosciatalgia, iporeflessia, claudicatio neurogena ipoestesie e parestesie.
La sintomatologia della stenosi spinale può diventare molto invalidante e incide sulla qualità di vita del paziente. Perciò è fondamentale agire subito con la terapia manuale.
A volte non risulta sufficiente e bisogna ricorrere all’intervento chirurgico di decompressione.
Tuttavia non sempre il successo è garantito perché esistono 3 tipi di stenosi vertebrale (o stenosi spinale):
- congenita
- traumatica
- degenerativa
La variante congenita presenta alte probabilità di reintervento.
Tuttavia prima dell’intervento i pazienti preferiscono affidarsi al fisioterapista per tentare la risoluzione anziché assumere un’enorme quantità di medicinali antidolorifici che funzionano solo da paliativo ma che non risolvono il problema.