L’alopecia, termine generico che indica la caduta dei capelli si può classificare in tre grandi tipologie:
– androgenetica
– areata
– psicogena
1) L’alopecia androgenetica: comunemente nota come calvizie, è la forma più comune della malattia: colpisce l’80% degli uomini e il 40-50% delle donne, in particolar modo dopo la menopausa. Negli uomini, è caratterizzata da un diradamento progressivo dei capelli, che parte dalle tempie e dalla chierica e si estende su tutto il cranio, con eccezione della regione sopra le orecchie. Nelle donne, invece, è caratterizzata dal diradamento diffuso della parte alta della testa”.
Le cause sono ormonali: la malattia è infatti dovuta all’eccessiva sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni, che porta i capelli a indebolirsi e diventare peli. Se non si interviene per tempo, l’alopecia androgenetica progredisce inarrestabilmente, con velocità dipendente dalla propria predisposizione; fortunatamente, però, esistono trattamenti farmacologici che possono arrestarne il decorso.
2) L’alopecia areata: caratterizzata dalla caduta parziale o totale di peli, capelli, ciglia e sopracciglia e, a differenza della calvizie, è una malattia autoimmune. Il sistema immunitario delle persone con alopecia areata aggredisce per errore i follicoli piliferi, causando la perdita dei peli e dei capelli. La causa è una predisposizione genetica, e la malattia insorge soprattutto durante l’infanzia o in giovane età, quando le difese immunitarie hanno uno sconvolgimento”. Da sconfessare, dunque, la teoria della natura psicosomatica della malattia: Non è lo stress a causare l’alopecia areata. Lo stress potrebbe essere l’evento scatenante della malattia nei soggetti predisposti. Tanto che, anche una volta finita la fase di stress, l’alopecia, se non trattata, non scompare”.
3) L’alopecia da stress: è noto che la tensione psico-fisica sia capace d’indurre la liberazione di alcune sostanze, dette neuro peptidi, in grado di tradursi in un’aumentata caduta dei capelli. Inoltre, è stato evidenziato che i nervi presenti intorno al follicolo, sotto effetto dello stress, liberano dei mediatori dell’infiammazione che inibiscono la crescita del fusto capillare. L’alopecia da stress è la perdita dei capelli che si manifesta quale conseguenza di un evento problematico, una situazione difficile o una qualsiasi di quelle molteplici attività del nostro quotidiano particolarmente impegnative d’affrontare dal punto di vista psico-fisico.
Lo stress è, infatti, una reazione negativa che si sviluppa per l’effetto di una varietà di stimoli esogeni (ambientali, psicologici o sociali) o endogeni, come:
- Traumi, grandi cambiamenti e shock emotivi (divorzio, perdita di una persona cara, gravidanza ecc.);
- Periodi di particolare tensione o affaticamento fisico e mentale (studio, responsabilità professionali, difficoltà familiari, debilitazione da malattie ecc.);
- Stati d’ansia o manifestazioni depressive.
Per cui analizzando l’interazione tra lo stress e l’alopecia, le relazioni sono le seguenti:
- Lo stress acuto o cronico è il fattore scatenante l’alopecia psicogena
- Lo stress acuto o cronico è un fattore aggravante di alopecia la cui natura sia metabolica, endocrina o immunologica, quindi alopecia areata o androgenetica. Dunque combattere lo stress per prevenire il primo caso di alopecia e combattere evitandolo o ritardandolo il secondo e terzo tipo di alopecia è fondamentale.
Per prevenire l’alopecia psicogena può essere utile, dunque:
- Evitare – per quanto possibile – le fonti di stress;
- Mangiare cibi sani ricchi di proteine ed evitare diete sbilanciate o sregolate;
- Moderare il consumo di alcolici e non fumare;
- Dormire almeno 7-8 ore a notte;
- Fare ginnastica o attività fisiche per scaricare la tensione accumulata nel corso della giornata;
- Utilizzare shampoo e balsamo specifici ed evitare lavaggi frequenti;
- Sottoporsi a controlli periodici da un dermatologo per tenere sotto controllo la situazione
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